In April, Stefano Unterthiner continued to appear in the Italian TV-SHOW “Animali e Animali” hosted by Licia Colò.
During the show broadcasted on Friday 20th May, 10.00 am (RAI 3), Stefano will talk about his work on red fox and his last book. Go to animalieanimali website to read Stefano interview (in Italian) about his friendship with “FRED” the red fox.
On Tuesday 3rd May, 10.00 am (RAI 3), Stefano will talk about and show photos from his last assignment in Vietnam. Read more, for the Stefano interview (in Italian) about his last assignment in Vietnam.
VIETNAM, A RISCHIO FORESTE E ANIMALI
3 maggio 2005 – di Marco D’Amico (della redazione di www.animalieanimali.it)
Lo zoologo e fotografo naturalista Stefano Unterthiner ha percorso 4.500 km in auto per documentare una drammatica situazione ai limiti del punto del non ritorno.
Stefano, tu sei andato in Vietnam per documentare la sistematica distruzione delle foreste, e più in generale della natura, in atto in quel Paese. Conseguentemente, a rischio ci sono migliaia di animali. Ci spieghi di cosa si tratta?
Il Vietnam è uno dei paesi con la più alta biodiversità al mondo, ma è anche il Paese dove è concentrato il più alto numero di specie minacciate. Basti pensare che 5 dei 25 primati più in pericolo di estinzione vivono in Vietnam. Le cause sono molteplici: innanzitutto la deforestazione, poi il bracconaggio e il commercio illegale di animali. Le foreste sono letteralmente prese d’assalto: laggiù è in atto una vera e propria guerra contro la natura. In poco più di 30 anni il 70% delle foresta che coprivano il paese sono state abbattute.
Cosa hai visto durante il tuo viaggio?
Ho percorso più di 4500 km in auto, visitando i parchi nazionali più importanti del Vietnam. Ho trovato ancora foreste bellissime. Qui ci sono animali incredibili, ma ovunque sono anche visibili i segni dell’assalto perpetuato nei confronti della natura. Le foreste vengono bruciate per far posto a coltivazioni; c’è poi il disboscamento per lo sfruttamento del legname (è una pratica comune, è illegale ma estremamente redditizia); c’è la raccolta di piante, soprattutto orchidee: molte specie ormai sono scomparse anche in molti parchi. Durante il mio viaggio non ho avuto difficoltà a documentare tutto questo. Ma sono soprattutto gli animali ad essere estremamente ricercati
Quali animali sono catturati in prevalenza?
Catturano tutto quello che trovano: pangolini, porcospini, cinghiali, cervi muntjac, serpenti, rane ma anche primati: gli animali vengono cacciati per essere rivenduti a ristoranti che utilizzano selvaggina (il più delle volte utilizzando specie seriamente minacciate di estinzione!). E’ vero che i ristoranti dei parchi pubblicizzano piatte a base di animali della foresta? Sì è impressionate vedere, anche nei parchi, le insegne di ristoranti che pubblicizzano piatti a base di animali della foresta. Molto spesso gli animali vengono anche utilizzati per la medicina tradizionale: non solo tigri e rinoceronti, che in Vietnam sono ormai praticamente scomparsi, ma anche tartarughe, serpenti e primati!
Con che tipo di trappole vengono catturati gli animali e da chi?
Gli animali sono catturati dalla gente del posto. Sono soprattutto le etnie minoritarie: popolazioni che da sempre utilizzano la foresta per i loro bisogni. Ma se un tempo riuscivano a sfruttare la foresta in modo sostenibile, adesso non è più così. Questa gente è poverissima e la domanda di fauna selvatica è aumenta drasticamente in questi anni. È soprattutto l’aumento della domanda da parte della Cina (soprattutto dopo la recente apertura di questo paese) che ha fatto aumentare il bracconaggio (la vendita di porcospino nutre una famiglia per 2 settimane). Le trappole sono spesso dei cavi di acciaio (vengono utilizzati i freni delle biciclette) che vengono posati a centinaia nella foresta: catturano tutto, senza discriminazione. Nel parco Phong Nha-Khe Bang (patrimonio dell’Unesco…), per esempio, ho trovato un porcospino preso in trappola.
Le tue foto mostrano anche come vengono sfruttati i primati: puoi raccontarci cosa hai documentato?
I primati vengono catturati con trappole oppure vengono cacciati con fucili. I macachi sono uccisi quasi sempre per la carne (o come animali da compagnia) mentre i langur sono utilizzati per la fabbricazione di farmaci. In un’occasione ho visto cuocere in un pentolone sei primati: due macachi e quattro Hatinh langur (un primate ormai sull’orlo dell’estinzione!). Le scimmie vengono infatti bruciate, e poi cotti per la produzione di tavolette di ossa di primati, che poi vengono vendute. Secondo i locali è un ottimo rimedio per diverse malattie. Trovare queste tavolette in certe aree è facilissimo.
Cosa si sta facendo in Vietnam per cercare di proteggere i tanti animali che stanno scomparendo?
Sono stati fondati diversi parchi, ma qui c’è ancora poca attenzione nei confronti della natura. Le foreste sono considerate dei supermarket da sfruttare. Anche i ranger (non tutti, ma la maggior parte) non hanno nessuna preparazione e poca attenzione nei riguardi di quella natura che dovrebbero proteggere. Durante il mio viaggio ho però incontrato anche diversi ricercatori che stanno cercando di arrestare la scomparsa di alcune specie. C’è ad esempio un centro che recupera primati minacciati: il loro obbiettivo è la riproduzione in cattività e la reintroduzione in aree sicuro degli animali. Ma ho anche incontrato ricercatori che lavorano per salvare le tartarughe, le civette o alcune specie di cervi. Insomma laggiù c’è gente che è davvero in prima linea per cercare di proteggere una natura meravigliosa che sta rischiando di scomparire per sempre.
Questa intervista la trovi anche su animalieanimali.it