Stefano Unterthiner appears in the Italian TV-SHOW “Animali e Animali“. The show is hosted by Licia Colò and is broadcasted on Wednesday 23rd February, 09.50 am, on RAI 3. Stefano talks about his assignment in India where he photographed the wildlife exploited by the Kalandar tribe.

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Below, the interview (in Italian) about Stefano’s report on dancing bear!

Photo by Stefano Unterthiner
FERMIAMO IL “BALLO” DEGLI ORSI!
23 febbraio 2005 – di Monica Mazzotto

Intervista a Stefano Unterthiner, naturalista e fotografo professionista che ha documentato, con delle foto impressionanti, lo sfruttamento dell’orso labiato in alcune zone dell’India.

In India, ai lati delle strade, è facile assistere ad uno spettacolo atroce; quello dei “dancing bears”, una tradizione che perdura in una parte dell’India da oltre 300 anni. Proprio in queste regioni, con l’avvento del turismo di massa, gli orsi catturati che “ballano” sulla strada sono diventati tantissimi. Stefano Unterthiner, un fotografo professionista e naturalista si è trovato a documentare questa vicenda con delle foto davvero impressionanti. Ma lì non si è fermato. E oggi cerca di spiegarci il sistema per fermare questa “danza” allucinante.

Vuoi spiegarci esattamente di cosa si tratta Stefano?

Avevo in programma di partire per l’India e avevo cominciato a fare ricerche sul web per trovare una storia interessante: quasi per caso ho trovato qualche immagine di orsi labiati costretti a danzare per le strade. Ho iniziato così a trovare informazioni su questo problema e ho contattato una associazione indiana Wildlife Sos che sta lavorando per fermare questa terribile tradizione. Gli orsi labiati sono una attrazione turistica. Sono catturati da piccoli e resi schiavi: per il divertimento di qualche turista vengono fatti alzare sulle zampe posteriori, e fatti saltellare; li costringono a imitare un uomo che suona la chitarra e altre sciocchezze di questo tipo.

In che zona dell’India hai trovato questo tipo di spettacoli?

Gli orsi sono presenti soprattutto in zone molto turistiche. Il primo l’ho trovato dopo poche ore dal mio arrivo in India sulla strada che da Delhi porta verso Agra: ne vidi poi molti altri in questa zona turistica. Sono rimasto profondamente impressionato nel vedere un animale meraviglioso e maestoso ridotto a fare il pagliaccio, umiliato e impotente.

Però i maltrattamenti a questo animale non iniziano sulla strada, ma nella foresta, vero? Come vengono catturati?

Sì, i piccoli vengono catturati nella foresta da bracconieri; il più delle volte uccidendo la madre. I cuccioli vengono portati nei villaggi kalandar (è questa tribù che ancora pratica questa macabra tradizione) gli vengono strappati tutti i denti (per renderli inoffensivi), e addestrati a “ballare”. Per controllare l’orso con la corda cosa gli viene fatto? Gli orsi hanno una corda che passa dal naso alla bocca (attraverso la perforazione del palato!): così i kalandar riescono a controllarli e a farli “danzare”! La corda (o un anello di ferro) viene inserito senza anestesia, e poi in condizioni di fame e botte vengono addestrati a ballare. Vederli è uno spettacolo grottesco e penoso.

Perché Stefano in India persiste uno spettacolo così macabro?

Non penso che lo spettacolo sia una grande attrazione per i turisti, ma c’è sempre qualcuno che si ferma a fare una foto in cambio di qualche rupia… e questo basta in India dove, qualche rupia, vuol dire far giornata! Quanti sono gli orsi che versano in queste condizioni? È stato stimato che ci sono circa 1000 orsi sulle strade dell’india (su una popolazione di soli 8000). Inoltre è una specie in rapido declino: fino a pochi anni era ancora diffuso e il suo areale era molto vasto. Oggi è in diminuzione un po’ dappertutto ed è considerato vulnerabile dalla IUCN. E il problema naturalmente non è solo il bracconaggio (che però influisce) ma la distruzione dell’habitat. In questi ultimi anni, grazie soprattutto al lavoro dell’associazione Wildlife Sos sono state promosse campagne di “conversione”: agli addestratori di orsi viene data la possibilità di aprire una piccola attività (ad esempio gli comprano un risciò o lo aiutano ad aprire un negozio) se cedono all’associazione l’orso… In pochi anni circa 50 orsi sono stati recuperati e i kalandar hanno trovato un nuovo lavoro: molta gente infatti fa questo “mestiere” perché non trova nulla di meglio.

Gli orsi tra l’altro non sono gli unici animali che subiscono maltrattamenti simili… E’ vero?

Ci sono scimmie (sia gli entelli, che è la scimmia sacra per gli indiani, che macachi) ma anche cobra (e altri serpenti), parrocchetti e perfino gufi; questi ultimi sono prima mostrati ai turisti, ma quasi sempre finiscono poi sacrificati per qualche strano rituale di magia nera… L’elefante indiano, poi, è ancora regolarmente utilizzato per portare in giro i turisti.

Cosa si dovrebbe fare per arginare questa situazione?

Per prima cosa bisognerebbe parlarne e “addestrare” i turisti a non fermarsi quando vedono animali sulla strada e soprattutto a non dare dei soldi: è questo che spinge la gente locale a procurasi qualche animale selvatico. Anche una banale e apparente innocua sosta ha delle conseguenze: sono migliaia, ad esempio, i cobra che ogni anno vengono catturati per questi spettacoli e migliaia sono quelli che muoiono subito dopo la cattura.

Leggi anche l’articolo sugli orsi ballerini di Monica Mazzotto su animalieanimali